Bali, terra fertile e mistica, popolosa e turistica.
Durante i mesi estivi diviene meta eletta da una specie altrimenti difficile da vedere nel suo habitat naturale: le lifestyle blogger. Animale bipede dotato di connessione, là blogger, ha sito internet e profili social con molti followers. Ma oggi vorrei porre l’attenzione sul suo compagno di viaggio naturale: l’entourage dei blogger.
Categoria poco conosciuta, spesso ignorata, la cui funzione sociale merita gli onori di cronaca. Generalmente il loro numero è direttamente proporzionale ai like su Instagram del blogger, più generalmente in numero dispari inferiore a tre.
Ho avuto la fortuna di incontrare questa indissolubile coppia durante la visita alle meravigliose cascate di Munduk e, tra una sigaretta e una ripresa, una foto e un commento alla bellezza del luogo, ho avuto la possibilità, come un ornitologo provetto, di osservare un esemplare di factotum all’opera durante lo svolgimento delle sue mansioni quotidiane.
Come un moderno sherpa occidentale la prima parte del suo compito consiste nel trascinarsi a spalle un numero variabile di strumenti essenziali:
- Borsa fotografica composta da due corpi macchina, otto obbiettivi, due cavalletti, eventuali riflettori. 12 chili abbondanti di tecnologia.
- Drone fotografico dotato di quattro eliche e relativi controlli di volo, strumento di cattura delle immagini intercambiabile e batteria di ricambio. Peso non pervenuto.
- Cosmetic case per una bellezza acqua e sapone naturale e senza aree lucide sulla pelle della blogger. Peso variabile.
- Baule degli outfit rigorosamente organizzato per colore e tipologia di scatto fotografico atteso. Tra i 5 e i 15 chili.
La seconda parte del lavoro consiste nel recepire il brief e adattarlo alla direzione artistica della blogger in relazione al contesto e al luogo.
Generalmente risolto in due minuti e quattro frasi getta l’esemplare di genere maschile nello sconforto: preservare l’effetto mat del trucco con un’umidità del 90% è solo un esempio delle sfide quotidiane che affronta.
Portata a termine questa parte, lo vediamo impegnato nello shooting, impartire suggerimenti fermi e cortesi, districarsi tra cavi, umidità, obbiettivi, lanciarsi nella fanghiglia per quella composizione inusuale ed artistica che rappresentano il sigillo di ceralacca ai post della blogger.
Solo al termine di questa fase potrà impegnarsi fino in fondo nel compito più complesso: valutazione e consueling. Perché la blogger vuole vedere il girato, analizzare il prelavorato degli scatti, valutare la resa su schermo. E dire la sua su ognuno dei file registrati.
Ho dovuto a quel punto abbandonare l’osservazione: il volume dei richiami emessi dalla blogger rivolti al suo compagno stava alzandosi quanto il tono della sua voce. Nonostante il clima mite tirava aria di tempesta.